La respirazione
costo-diaframmatica
Lezione teorico-pratica di Plamena Angelova
La respirazione costo diaframmatica è il segreto dei grandi cantanti, ma può farla chiunque.
Approfondiamo ogni aspetto della respirazione costo-diaframmatica e il suo impatto sulla tecnica vocale per un cantante lirico e non solo.
Lezione teorico-pratica tratta dal corso di canto lirico online.
INDICE:

Come funziona
La respirazione costo-diaframmatica coinvolge:
- diaframma: è il muscolo principale della respirazione, situato tra la cavità toracica e quella addominale. Durante l’inspirazione, il diaframma si abbassa verso la cavità addominale, spingendo i visceri (per questo l’addome si espande in fuori e spesso si dice allo studente: “gonfia la pancia”) e cosi creando spazio per l’espansione dei polmoni;
- muscoli intercostali: questi muscoli aiutano a espandere il torace lateralmente, permettendo un maggiore afflusso di aria;
- addome: si rilassa durante l’inspirazione per dare spazio al movimento del diaframma, e si contrae durante l’espirazione per aiutare il rilascio graduale dell’aria.
Risultato: I polmoni possono espandersi in tutte le direzioni (verticale, laterale e posteriore), aumentando l’efficienza respiratoria e permettendo un controllo più fine del flusso d’aria.
Capitolo II
Benefici più dettagliati per il canto
Una corretta respirazione costo-diaframmatica permette di sostenere note lunghe e potenti, mantenere un’emissione vocale fluida, migliorare il timbro e la proiezione del suono.
Non solo: riduce la tensione muscolare, protegge le corde vocali e favorisce una voce più chiara, stabile e naturale, prevenendo lesioni e affaticamento.
È una tecnica fondamentale per cantanti e professionisti della voce.

Se te lo stai domandando, ecco i benefici pratici della respirazione costo diaframmatica:
a) Sostenere note lunghe e potenti
Grazie a una respirazione costo-diaframmatica, il cantante ha una riserva d’aria adeguata per sostenere:
- note lunghe: Il controllo sull’aria consente di non “collassare” rapidamente e mantenere la nota stabile;
- crescendo o diminuendo: con un buon sostegno del diaframma, è possibile aumentare o diminuire il volume senza perdere la qualità del suono.
b) Emissione vocale omogenea
L’aria gestita dal diaframma evita interruzioni improvvise nel flusso, assicurando una linea vocale fluida e stabile. Questo è cruciale per frasi musicali lunghe, il legato delle note musicali nel canto o passaggi tecnici complessi, come cromatismi o cadenze vocali.
c) Timbro e proiezione del suono
Una corretta respirazione permette di:
- ampliare il timbro: la voce risulta più rotonda e risonante.
- migliorare la proiezione: un fiato ben supportato consente di raggiungere il pubblico anche in grandi spazi senza microfono, come avviene nell’opera.
d) Controllo della tensione muscolare
Molti cantanti accumulano tensione nel collo, nelle spalle e nella gola quando non utilizzano correttamente il diaframma. La respirazione costo-diaframmatica:
- riduce la dipendenza dai muscoli accessori della respirazione (per esempio i muscoli del collo che si attivano principalmente durante la respirazione forzata);
- permette una fonazione rilassata, riducendo il rischio di forzature
e) Favorisce il benessere dell’apparato vocale
Promuove una fonazione equilibrata, riduce il rischio di lesioni e migliora la qualità del suono. È una delle prime cose che ogni cantante (o chiunque usi molto la voce) dovrebbe imparare perché:
- riduce la tensione muscolare: la riduzione della tensione nelle strutture sovraglottiche (quelle sopra le corde vocali) consente una vibrazione più libera e naturale delle corde vocali
- favorisce una fonazione naturale: la voce risulta più chiara, ricca e stabile, senza bisogno di forzature o compensazioni.
- previene l’affaticamento vocale: cantare o parlare per periodi prolungati diventa meno stancante, riducendo il rischio di raucedine o perdita di voce.
- protegge le corde vocali da lesioni: quando il fiato è ben supportato, si evita un uso eccessivo della pressione sottoglottica (quella dell’aria sotto le corde vocali), che potrebbe danneggiarle.
- supporta la proiezione vocale senza sforzo: la gestione del fiato tramite il diaframma aiuta a proiettare la voce in modo naturale, senza bisogno di “urlare”. Questo protegge le corde vocali dallo stress meccanico che deriva dall’eccessivo uso di volume non supportato.
Capitolo III
Fasi del processo respiratorio del cantante
La respirazione costo diaframmatica si divide in tre fasi: inspirazione, appoggio (e sostegno), espirazione.
Vediamole, in sintesi, una ad una.
Ecco le fase della respirazione:
a) Inspirazione
- espandi lateralmente le costole senza sollevare le spalle;
- permetti all’addome di rilassarsi leggermente, evitando contrazioni eccessive.
b) Appoggio e il sostegno (Appoggio: ultima fase dell’inspirazione e la prima fase dell’espirazione; Sostegno: tutta durata dell’espirazione)
- L’appoggio e il sostegno lavorano in simbiosi per la gestione indiretta del diaframma dell’aria durante il canto.
- Durante l’espirazione, le coste del torace devono rimanere più tempo possibile (senza irrigidimenti!) aperte, cosi da diminuire la velocità con cui risale il diaframma (questo è il cosiddetto APPOGGIO). Contemporaneamente, in questa fase i muscoli addominali lavorano insieme per rilasciare l’aria lentamente (cosi detto SOSTEGNO).
c) Espirazione:
- deve essere graduale e regolata dai muscoli coinvolti nel processo( diaframma, intercostali, addominali e i muscoli dorsali);
- la contrazione degli addominali aiuta a controllare in modo indiretto il diaframma verso il suo ritorno nella posizione iniziale in modo stabile e costante.
Capitolo IV
Esercizi
Esercizi pratici che puoi fare a casa, anche senza l’assistenza del tuo insegnante.
Fai però molta attenzione alla tecnica: sbagliare può essere pesante per la voce, e può indirizzare la tecnica verso dove non vuoi.
Affidati sempre al tuo insegnante di canto lirico.
a) Respirazione in posizione sdraiata
- Sdraiati supina con le ginocchia piegate.
- Appoggia qualche libro sull’addome.
- Inspira lentamente, senza alzare il torace e le spalle, osservando come l’addome si espande e i libri si muovono in alto
b) Espansione costale
- Stai in piedi o seduta guardandoti nello specchio. Appoggia le mani ai lati del torace, poco sotto le costole (dove sono le coste fluttuanti)
- Inspira lentamente, cercando di espandere il torace lateralmente.
- Espira mantenendo il controllo senza lasciare “collassare” il torace.
c) Sibilo controllato
- Inspira profondamente usando il diaframma.
- Espira con un sibilo (“ssssss”), cercando di mantenere il suono stabile e il più lungo possibile.
- Obiettivo: Prolungare il sibilo senza sentire tensione.
d) Suono con sostegno
- Inspira profondamente e vocalizza con la bocca chiusa una “M” morbida.
Prima di cantare la “M” rilascia un po’ d’aria e poi vocalizza la “M” mantenendo un suono uniforme. Questa è il cosi detto attacco morbido, molto cercato nel canto lirico perché salutare per l’apparato vocale
Capitolo V
Errori da evitare
Iniziare a cantare a 50 anni non è come iniziare a 30 anni.
Partiamo da una premessa: quello che fa male è cantare senza la tecnica. Ma a quello c’è rimedio.
Vediamo però di cosa devi essere consapevole, se vuoi iniziare a cantare (musica lirica o no).
Sollevare le spalle: L’inspirazione deve coinvolgere il diaframma, non il torace superiore.
Tensione addominale eccessiva: Gli addominali devono lavorare in modo controllato, non rigido.
Collassare durante l’espirazione: Il torace deve rimanere espanso per mantenere un sostegno adeguato.
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Ecco un esercizio in caso di irrigidimenti muscolari nella zona addominale:
L’esercizio si esegue nella posizione “a gattoni”, cercando di mantenere la testa (guardando verso pavimento) ben allineata con la schiena e respirare velocemente con bocca aperta, senza rumori eccessivi. Osserva come si liberano i muscoli addominali. Facendo questo esercizio rilasci la tensione eccessiva dei muscoli e lavori sulla flessibilità di essi che torna utile durante il sostegno.
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